“La Casa dell’Auto Mutuo Aiuto” è un progetto che si ispira come modello alla Fountain House, realizzato nel 1948 a New York.
È un sistema di inclusione sociale rivolto ai cittadini che si associano in gruppi di auto mutuo aiuto per superare problemi comuni, difficoltà esistenziali e finalizzato al superamento di gravi problemi, quali la mancanza di alloggio, lavoro, contatti sociali. Le attività comprendono occasioni di socializzazione attraverso l’utilizzo di riunioni informali e momenti di sostegno per affrontare le difficoltà del vivere quotidiano. I programmi di Fountain House coinvolgono ogni anno circa 1000 persone.
I membri (le persone che accedono ai programmi non sono mai citati come “pazienti”o “utenti”) che partecipano all’attività sono circa 800 e ogni giorno almeno 350 membri varcano la soglia di una delle strutture di Fountain House.
Le strutture sono aperte tutti i giorni, anche nelle ore serali. Ad oggi 424 membri hanno ottenuto un alloggio indipendente e stabile. Quattro comunità residenziali associate offrono ospitalità a 106 membri.
I membri più autonomi dispongono di appartamenti forniti dai programmi di Fountain House.
I finanziamenti statali coprono il 67% dei costi; il restante 33% è finanziato dai privati.
Lo stesso tipo di organizzazione di Fountain House si ritrova in Loft members, un piccolo club-house, posto nel centro di Manhattan e frequentato da circa 30 persone, che gestiscono il club in quasi totale autonomia.
Le figure professionali, a parte quella del manager -direttore e della segretaria, sono limitate a quella di un educatore professionale e di un addetto alla “ricerca del lavoro” per i membri. La sede del club funziona da centro ricreativo e punto d’incontro dei membri.
È dotato di una mensa interamente gestita da membri lavoratori all’interno del club. Altre attività burocratiche e organizzative del club sono interamente gestite dai membri che ricevono un regolare salario per gli impegni che svolgono.
L’obiettivo della ricerca del lavoro “esterno” viene affrontato tramite riunioni tra membri e personale. I lavori, che vengono dati in appalto al club, sono decisi in tutto e per tutto anche dai membri. La spinta alla responsabilizzazione del socio è massima: conoscere la propria malattia, cercare di migliorare la propria qualità della vita è il messaggio fondamentale che viene diffuso.
Se il sistema sanitario nazionale risulta carente nella presa in carico del malato mentale, è lo stesso malato che deve imparare a lottare per i propri diritti e ad acquisire voce in capitolo riguardo alla propria vita.
LA CASA DELL’AUTO MUTUO AIUTO — UN PROGETTO PER PERMETTERE A TUTTI DI ESSERE CITTADINI ATTIVI E RESPONSABILI
CHI SIAMO
Siamo un gruppo di persone con esperienze di vita e di lavoro diverse: operatori sociali, volontari, persone che in passato hanno avuto problemi di dipendenza, fortemente motivate a realizzare un progetto di solidarietà sociale:
La Casa dell’Auto Mutuo Aiuto.
A COSA CI ISPIRIAMO
Il modello delle Clearning House europee e Fountain House americane.
Le clearning house sono diffuse in tutto il Nord Europa, in particolar modo in Germania.
Le Fountain House americane nascono nel 1948 a New York. Funzionano come sistema di inclusione sociale rivolto ai cittadini che si associano in gruppi di auto mutuo aiuto per superare problemi comuni, difficoltà esistenziali e finalizzato al superamento di gravi problemi, quali la mancanza di alloggio, lavoro, contatti sociali.
COSA CI PROPONIAMO
- Sostenere, con varie risorse, i gruppi di auto mutuo aiuto del territorio, diventare un loro punto di riferimento, supportarne la nascita
- Prevenire gravi processi di emarginazione e potenziare i percorsi personali di inclusione sociale delle persone con problemi di dipendenza e sofferenza mentale
- Prevenire la dipendenza assistenziale;
- Proporre agli ospiti della Casa dell’Auto Mutuo Aiuto la mutualità e la solidarietà come valori e modalità relazionali nell’ambito del lavoro e della gestione dell’abitazione;
- Creare n° 9 posti lavoro, di cui 4 per soggetti svantaggiati nei primi 9 anni di attività;
- Offrire una camera singola con servizi e una cucina, salotto in comune a 6 persone “svantaggiate” nei primi 9 anni di attività.
COME
- Centro Diurno
- Rappresenta la tappa iniziale del percorso di inclusione sociale in cui si riapprendono le abilità sociali, l’assunzione di responsabilità, il sostegno reciproco, i ritmi della quotidianità, il cambiamento dello stile di vita precedente, abilità professionali.
- Settore formazione professionale delle persone “svantaggiate” in primo luogo per le attività che verranno avviate con la nascita della cooperativa e per altre iniziative future, attivando rapporti di collaborazione con le agenzie formative del territorio.
- Settore agricolo: colture, fuori suolo e non, di piccoli frutti (fragole, lamponi ecc.), agriturismo, allevamento capre, produzione di formaggio;
- Commercializzazione prodotti;
- Settore piccola manutenzione edile, pavimentazioni in porfido, tinteggiatura ecc.
- Formazione operatori e volontari
- Incontri, seminari, laboratori